Guerra in Israele, la profezia della Bibbia: l'Apocalisse che prevede il Nuovo Testamento

La guerra in Israele e i recenti eventi nella striscia di Gaza sono stati predetti dalla Bibbia? Scopri la verità.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Nel mezzo del caos che avvolge la guerra in Israele, sorge una domanda che affascina e inquieta allo stesso tempo: è possibile che gli eventi attuali siano già stati predetti millenni fa, nei testi sacri della Bibbia?

La straordinaria coincidenza tra i recenti episodi dell’attuale conflitto e le profezie bibliche solleva una serie di interrogativi profondi sulla natura della storia umana e sul suo rapporto con la divinità. Prima però facciamo il punto della situazione.

Israele blocca gli aiuti per Gaza

Dopo un attacco verbale contro il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, Israele ha deciso di bloccare gli aiuti alimentari dell’UNRWA per Gaza, suscitando reazioni negative da parte dell’organizzazione e della comunità internazionale. L’ONU e l’OMS hanno condannato questa decisione, sottolineando il pericolo per le persone affamate e intrappolate nella striscia di Gaza.

Tuttavia, Israele sostiene che gli aiuti potrebbero essere utilizzati da gruppi terroristici come Hamas. Inoltre, l’IDF ha dichiarato di aver trovato terroristi e armi negli ospedali di Gaza, accusandoli di essere basi per il terrorismo. Di conseguenza, le forze israeliane stanno conducendo operazioni mirate a smantellare queste infrastrutture terroristiche ed eliminare i presunti terroristi.

La situazione evidenzia un crescente conflitto, con conseguenze gravi per la popolazione di Gaza, nonché una profonda tensione tra Israele e le organizzazioni internazionali, con poche prospettive di dialogo nel breve termine.

Le profezie bibliche contengono una previsione della guerra in Palestina?

Mentre il mondo osserva con crescente preoccupazione le tensioni che dilagano nella regione, è inevitabile rivolgere lo sguardo al passato, alla luce delle antiche profezie bibliche. Attraverso i testi della Bibbia, ci troviamo di fronte a un antico specchio che sembra riflettere gli eventi contemporanei con una sorprendente chiarezza. La domanda sorge spontanea in tanti di noi che l’hanno sentito dire: dove esattamente nella Bibbia si parla di questi conflitti?

Esplorare le Sacre Scritture alla ricerca di risposte non è soltanto un esercizio di erudizione religiosa, ma anche un tentativo di comprendere la complessità dei tempi che stiamo vivendo. Le profezie bibliche, spesso avvolte nel mistero e soggette a interpretazioni divergenti, sembrano offrire una sorta di bussola spirituale per orientarci in periodi di turbolenza e incertezza.

Tuttavia, navigare tra le profezie e i testi sacri richiede un equilibrio delicato tra fede e ragione, tra interpretazioni letterali e simboliche. Muoversi su questo filo del rasoio non è semplice. Noi ci abbiamo provato.

Guerra a Gaza: c’era traccia già nella Bibbia?

La guerra in Israele o, meglio, tra lo Stato di Israele e l’organizzazione di Hamas è iniziato il 7 ottobre scorso come risposta dell’attacco di Hamas a Israele del 2023. Dopo il ritorno di Hamas con gli ostaggi catturati in Israele nei confini della striscia di Gaza, l’8 ottobre lo stato di Israele ha dichiarato lo stato di guerra con lo scopo ufficiale di cancellare l’organizzazione terroristica palestinese definitivamente, iniziando prolungati bombardamenti nella Striscia di Gaza allo scopo di colpire le basi dell’organizzazione palestinese. Il 26 ottobre, tuttavia, è iniziata anche l’avanzata di terra dell’esercito israeliano nella Striscia, vedendo un susseguirsi di violenti combattimenti anche all’interno di zone urbane densamente abitate, con un numero altissimo di vittime civili.

Nelle scorse ore, ad ogni modo, l’aviazione dello Stato ebraico ha condotto due raid aerei nella zona di Ghaziye. A quanto si apprende dalle notizie internazionali, l’operazione militare su Rafah andrà avanti come previsto. La condizione posta dal governo di Netanyahu prevede che si andrà avanti a meno che non vengano rilasciati gli ostaggi israeliani ancora detenuti nella Striscia di Gaza entro l’inizio del Ramadan, il mese sacro all’Islam, che comincerà il prossimo 10 marzo. Inoltre, l’esecutivo di guerra ha vietato agli arabi israeliani l’accesso alla Spianata delle moschee durante il mese sacro islamico. Hamas, in risposta, ha invitato i palestinesi alla mobilitazione totale.

Insomma, la situazione non è decisamente delle migliori. Ma quanto di questa storia è stato davvero profetizzato dalla Bibbia?

Guerra in Israele, la Bibbia lo ha profetizzato?

Nella vastità del testo della Bibbia, composta dall’Antico Testamento e dal Nuovo Testamento, si trova un ricco tessuto di narrazioni che abbracciano la storia, la spiritualità e la profezia. Tuttavia, quando si tratta di menzioni di guerre in Israele, è nel Vecchio Testamento che possiamo trovare il maggior numero di riferimenti.

Il panorama dell’Antico Testamento è arricchito da racconti epici e cronache di conflitti che coinvolgono gli Israeliti e le nazioni circostanti. Ad esempio, nel Libro di Giosuè, troviamo una narrazione dettagliata delle guerre condotte sotto la guida di Giosuè per conquistare la Terra Promessa. Inoltre, vengono descritti conflitti che coinvolgono i regni di Israele e Giuda, spesso contrapposti a nemici come i Filistei, i Moabiti e altri popoli della regione.

Tuttavia, l’interpretazione di questi testi è complessa e suscita diverse prospettive. Mentre alcuni vedono questi racconti come resoconti storici degli eventi che si sono verificati, altri li interpretano come miti o allegorie che portano con sé significati più profondi. È importante sottolineare che la Bibbia non è solo un documento storico, ma soprattutto un testo religioso e letterario che offre spunti di riflessione su temi universali come la pace e la comprensione.

Ma quanto è possibile legare gli eventi contemporanei, come la guerra in Israele, alle profezie antiche? Mentre alcuni credono fermamente nella profezia come un mezzo attraverso il quale Dio agisce per rivelare il suo piano per l’umanità, altri adottano un approccio più cauto, riconoscendo la complessità dell’interpretazione profetica.

Guerra in Israele, la profezia della Bibbia: dove si parla del conflitto?

Dopo le devastazioni etniche portate dall’Olocausto, che ha segnato l’apice dell’orrore perpetrato dal regime nazista contro il popolo ebraico, la nascita di Israele il 14 maggio 1948 è stata un segno di rinascita per tutti coloro che sono parte di questa etnia, prima che di questa religione. Ma, al contempo, ha segnato l’inizio del conflitto contro chi abitava ormai quella terra da secoli: i Palestinesi. Gli Stati Uniti furono il primo paese a riconoscerne l’esistenza, segnando un momento cruciale nella storia contemporanea, una frattura che non si è mai ricomposta e che oggi è esposta in tutta la sua brutalità.

La profezia biblica si intreccia con la geopolitica nel testo di Ezechiele 37 e 38, che parla della raccolta di Israele seguita dall’attacco di una grande forza proveniente dal nord, identificata come Magog. Molti interpretano questa forza come la Russia moderna, il cui alleato, la Persia, antico nome dell’Iran, marcerà con essa. L’evoluzione delle relazioni tra Russia e Iran negli ultimi anni ha alimentato questa prospettiva, contribuendo a dar credito alle teorie che vedono in quella di Ezechiele una profezia biblica.

La prospettiva di un attacco contro Israele da parte di questa coalizione potrebbe apparire improbabile, ma la Bibbia evoca immagini di una forza trainata contro la sua volontà, suggerendo una sorta di inevitabilità nell’evento.

Altri passaggi biblici, come quelli presenti nel Nuovo Testamento – e precisamente in Matteo 24:6, che recita “Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi” – prefigurano conflitti su vasta scala, accompagnati da fenomeni naturali catastrofici, come carestie e terremoti, che segnano il cammino verso l’Armageddon, ovvero l’Apocalise. Tuttavia, la data di questi eventi rimane avvolta nel mistero, come indicato nel Vangelo di Marco, che afferma che solo il Padre conosce il tempo della Fine.

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